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Faraglione di Scopello, il fascino dell’antico borgo e della sua Tonnara

FaraglioniScopello

Alcuni luoghi in Sicilia hanno una capacità unica di farti sentire come se il tempo scorresse più lentamente, e Scopello è senza dubbio uno di questi. Questo piccolo borgo, che si estende lungo la costa nord-occidentale del comune di Castellammare del Golfo, è un luogo in cui la natura e le testimonianze della storia locale si incontrano creando un paesaggio suggestivo.

Anche se la sua fama mondiale è principalmente dovuta all’immagine dei suoi famosi faraglioni che emergono dall’acqua, fermarsi a questa visione sarebbe un vero peccato. Infatti, la zona conosciuta come spiaggia faraglioni scopello non è una spiaggia sabbiosa tradizionale, ma una baia rocciosa che offre un punto di balneazione unico, reso ancora più affascinante dalla presenza imponente e silenzioso edificio della vecchia Tonnara. Per comprendere appieno Scopello è necessario intraprendere un viaggio che parte dalle acque cristalline del suo mare e arriva nel cuore del suo piccolo borgo rurale, due parti strettamente legate alle complesse attività della pesca del tonno che hanno definito l’identità e l’economia del territorio.

Il Baglio di Scopello: un cuore di pietra affacciato sul mare

Il centro storico di Scopello, che si incontra prima di scendere verso la costa, è un antico borgo situato in una posizione rialzata che affaccia su un panorama mozzafiato. È un classico esempio di “baglio” del XVII secolo, una struttura tipica siciliana con un ampio cortile interno che funzionava come nucleo della vita lavorativa e comunitaria. Ancora oggi, passeggiando al suo interno, si percepisce un’atmosfera molto particolare e rilassante, grazie alla presenza della vecchia fontana, agli alberi che fanno ombra e ai colori vivaci dei fiori.

Storicamente, il borgo ebbe un periodo di grande sviluppo agricolo sotto la gestione dei Gesuiti, fino a quando non tornò in mano allo Stato. Attualmente, questo spazio storico si è trasformato nel punto di ritrovo per i visitatori, grazie alla presenza di diverse attività commerciali come ristoranti e botteghe artigiane dove è possibile gustare i prodotti locali, come il famoso “pane cunzatu”. Inoltre, la sua posizione non era casuale: oltre ad essere un’ottima garanzia di sicurezza, permetteva di avvistare i banchi di tonni, unendo così la vita del borgo a quella della Tonnara sulla costa.

La Tonnara: monumento alla civiltà del mare

Tonnara di ScopelloDalla strada panoramica che scende dal borgo si giunge al complesso della Tonnara, il centro storico e culturale più importante di Scopello. Le sue origini sono molto antiche, documentate già a partire dal XIII secolo, il che la rende una delle tonnare storiche più rilevanti della Sicilia. La sua forma attuale è il prodotto di secoli di modifiche, in particolare quelle volute da famiglie influenti come i Sanclemente e i Florio, che la resero un centro produttivo di primo piano.

La cosa sorprendente è che non si trattava di un semplice stabilimento, ma di un sistema perfettamente organizzato e quasi indipendente, che includeva gli alloggi dei tonnaroti (malfaraggio), i depositi per le reti e le attrezzature, le imbarcazioni (le sciere e il caporais) e l’area per la lavorazione del pesce. L’attività principale era la mattanza, una tecnica di pesca di gruppo molto complessa che veniva coordinata dal rais, il capo pescatore che grazie alla sua esperienza dirigeva tutte le fasi del lavoro. Per mesi, la vita dell’intera comunità era scandita da questo evento, fatto di grande impegno e abilità.

In seguito alla diminuzione dei tonni nel Mediterraneo, la Tonnara ha interrotto la produzione negli anni ’50-’60 del Novecento. Oggi è stata trasformata in uno spazio museale e in una location per eventi, pur conservando ancora molti elementi originali come le ancore, le imbarcazioni e le reti, una testimonianza diretta della storia e del lavoro dei tonnaroti.

I Faraglioni: sentinelle di roccia e scrigni di biodiversità

I due imponenti faraglioni, modellati dall’azione incessante del vento e del mare, sono le icone naturali di Scopello. Assieme ad altri scogli minori, emergono dalle acque trasparenti creando uno scenario di una bellezza rara. Queste formazioni rocciose non sono solo un elemento paesaggistico, ma svolgevano un ruolo funzionale per la Tonnara. La loro posizione, infatti, creava un corridoio naturale che incanalava i tonni durante le loro migrazioni riproduttive, guidandoli direttamente verso il sistema di reti fisse calate dai tonnaroti. Sulle loro pareti crescono piante spontanee come i fichi d’india e trovano rifugio diverse specie di uccelli marini, mentre i fondali circostanti sono ricchi di flora e fauna.

La limpidezza dell’acqua, che varia dal turchese allo smeraldo fino al blu profondo, rende quest’area un luogo ideale per lo snorkeling e le immersioni. Esplorando i fondali è possibile ammirare praterie di Posidonia oceanica, una pianta acquatica fondamentale per l’ecosistema marino, e una ricca fauna ittica che comprende saraghi, occhiate, cernie e, con un po’ di fortuna, qualche stella marina. L’accesso a questo tratto di mare è regolamentato, spesso a pagamento, una misura che ha contribuito a preservarne l’integrità e la pulizia, garantendo che la sua bellezza possa essere ammirata nel pieno rispetto del suo delicato equilibrio ecologico.

Un territorio da esplorare: oltre la costa incantata

Dopo aver assorbito la magia del borgo e della Tonnara, la domanda che sorge spontanea è cosa fare a scopello per completare l’esperienza. Le possibilità sono molteplici e soddisfano interessi diversi. Per gli amanti della natura e del trekking, l’ingresso meridionale della Riserva Naturale dello Zingaro si trova a pochi passi. Questo tratto di costa protetta, il primo in Sicilia a essere stato istituito grazie a una forte mobilitazione popolare, offre sette chilometri di sentieri che si snodano tra calette di ciottoli bianchi, grotte preistoriche e una rigogliosa macchia mediterranea.

Per chi preferisce il relax in spiaggia, oltre alla baia dei Faraglioni, le vicine spiagge di Guidaloca e Cala Mazzo di Sciacca offrono spazi più ampi e comodi. L’esperienza culinaria è un altro capitolo fondamentale: assaggiare i piatti a base di pesce fresco nei ristoranti del borgo o gustare un aperitivo con vista sul tramonto è un modo eccellente per concludere la giornata. Ma l’esplorazione non si ferma alle attività, infatti, per chi si interroga su cosa vedere a scopello e nei suoi dintorni, le opzioni arricchiscono ulteriormente il viaggio. Una visita alla vicina Castellammare del Golfo, con il suo castello arabo-normanno e il suo vivace porto turistico, è d’obbligo. Spingendosi un po’ più in là, si possono raggiungere siti archeologici di fama mondiale come il tempio solitario di Segesta o l’antico borgo medievale di Erice, che domina la provincia di Trapani dalla cima del suo monte.

Scopello non è una semplice meta, ma un’esperienza complessa e stratificata. È un dialogo continuo tra la terra e il mare, tra il lavoro dell’uomo e la potenza della natura. Visitare questo luogo significa leggere le pagine di una storia siciliana autentica, una storia che parla di resilienza, di bellezza e di un legame indissolubile con quel mare che è stato, e continua a essere, la sua più grande risorsa e il suo più fedele custode.

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