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Bologna: curiosità da vedere e posti insoliti

2 Bologna

Bologna è una delle più importanti città italiane ed è il capoluogo della regione Emilia-Romagna. Le sue origini sono antichissime e, come spiegato sul sito web dell’Università di Bologna, sono molto le antiche case bolognesi, dalla struttura medievali, sotto le quali si possono ancora trovare le fondamenta della città romana risalente al II sec. a.C., mentre in altre case si trovano addirittura tracce che rimandano all’età del ferro.

Bologna ha un centro storico ottimamente conservato e molto esteso ed è nota per la sua università (ritenuta la più antica del mondo), per le sue torri e per i suoi lunghi portici.

Sono davvero molte le curiosità e i luoghi insoliti che Bologna, l’antica Felsina (e poi Bononia), ha da offrire. Di seguito alcune indicazioni per chi ha intenzione di trascorrere uno o più giorni in questa splendida città.

I tre soprannomi di Bologna: “La Dotta”, “La Grassa” e La Rossa”

Venezia è “La Serenissima”, Roma è la “Città Eterna”, Genova è “La Superba”, mentre Bologna è “La Dotta”, “La Grassa” e “La Rossa”.

Il soprannome “La Dotta” le deriva dalla presenza della più antica università del mondo (convenzionalmente si fa risalire la sua fondazione al 1088); l’Alma Mater Studiorum è frequentata da studenti provenienti da tutto il mondo e ha ospitato illustrissime figure del nostro panorama culturale (fra cui Dante, Petrarca e Boccaccio). Chi si trova a soggiornare a Bologna dovrebbe prendere in considerazione una visita a questo prestigioso istituto universitario.

Il soprannome “La Grassa” è invece dovuto alla straordinaria tradizione gastronomica della città; basti pensare alla mortadella, al ragù e ai tortellini.

Infine, il soprannome “La Rossa” è soprattutto dovuto al fatto che, se si sale in cima alla Torre degli Asinelli, una delle prime cose che si notano sono le varie sfumature di rosso che caratterizzano il centro storico. Questa caratteristica è per lo più dovuta al largo uso di mattoni rossi (i cosiddetti “mattoni bolognesi”) con i quali furono costruiti palazzi e torri in epoca medievale. Di colore rosso sono anche i lunghissimi portici, Piazza Maggiore, Palazzo Podestà, ecc.

Il Portico di San Luca: un record mondiale

2 Blogna Portici

 

Bologna, si sa, è celebre per i suoi portici, tant’è che una parte di essi, il 28 luglio del 2021 è stata iscritta nella lista del Patrimonio Mondiale UNESCO. Fra i vari portici merita sicuramente una menzione il Portico di San Luca, che con i suoi 3.796 m di lunghezza è il portico più lungo del mondo. A seconda del metodo di conteggio, consta di un numero di arcate che va da 658 a 666.

Partendo dall’Arco Bonaccorsi a Porta Saragozza, questo lunghissimo portico conduce fino alla cima del Colle della Guardia, noto per ospitare il Santuario della Madonna di San Luca, celebre meta di pellegrinaggio cattolico.

Le “Tre Frecce” di Palazzo Isolani

In un interessante articolo del marzo 2023 de “Il Resto del Carlino” si svela l’origine di una delle curiosità su Bologna: le Tre Frecce conficcate nel portico ligneo di Palazzo Isolani (nel passaggio che collega Strada Maggiore e Via Santo Stefano); secondo la leggenda, un marito aveva pagato tre arcieri per punire la moglie fedifraga, ma quando lei apparve nuda sul balcone, i sicari furono estremamente colpiti dalla sua bellezza e finirono per sbagliare il bersaglio. In realtà, le frecce furono aggiunte a fine Ottocento nel corso di un restauro di Palazzo Isolani. Sembra che si tratti insomma di una simpatica burla.

La meridiana di Cassini nella Basilica di San Petronio

Nella basilica di San Petronio, la più grande chiesa di Bologna che domina Piazza Maggiore, si trova la meridiana di Cassini, così denominata poiché fu l’astronomo Giovanni Domenico Cassini che nel 1655 fu incaricato di realizzare una meridiana che sostituisse la precedente. Le sue misure sono davvero eccezionali, ha infatti una lunghezza di 66,8 metri, cosa che la rende una delle meridiane più grandi al mondo. Peraltro, nel suo genere, è ancora oggi uno degli strumenti più precisi, un vero e proprio capolavoro di ingegneria.

Il “Compianto sul Cristo Morto” di Niccolò dell’Arca

Chi ama l’arte in generale, e la scultura in particolare, non dovrebbe perdere l’occasione di visitare il Santuario di Santa Maria della Vita (si trova in Via Clavature, nel centro storico, a pochi passi da Piazza Maggiore); qui è infatti conservato il “Compianto sul Cristo Morto”, un capolavoro di Niccolò dell’Arca (1435-1494). Si tratta di una straordinaria opera scultorea, realizzata in terracotta, che colpisce per il realismo e l’intensità emotiva delle figure. Ammirare questo capolavoro è un’esperienza che permette di scoprire un lato meno conosciuto della ricca tradizione artistica bolognese.

La casa di Lucio Dalla

In Via Massimo d’Azeglio, una via del centro storico che collega Piazza Maggiore a Porta San Mamolo, si trova la casa di Lucio Dalla (1943-2012) il celeberrimo cantautore e musicista bolognese. La casa è aperta al pubblico soltanto tramite visite guidate. La visita guidata dura circa un’ora e sarà un’interessante esperienza tra suoni e immagini che permetterà di scoprire aneddoti e curiosità sul famoso artista.

La Biblioteca Salaborsa e gli scavi archeologici

La Biblioteca Salaborsa è una biblioteca pubblica di Bologna; la sua inaugurazione risale al 2001 all’interno della Sala Borsa, dalla quale trae il nome. Si trova in Piazza Nettuno, adiacente a Piazza Maggiore.

La biblioteca è aperta tutti i giorni, tranne la domenica (il lunedì l’orario di apertura va dalle 14 alle 19, mentre dal martedì al sabato va dalle 9 alle 19).

Oltre a essere una delle biblioteche più importanti della città, è nota perché custodisce nel sottosuolo i resti della Basilica Civile di Bononia (II sec. a.C.), le fondamenta delle case medievali dell’area di Palazzo d’Accursio nonché le tracce cinquecentesche dell’Orto Botanico di Ulisse Aldrovandi (1522-1605), naturalista e botanico.

L’ingresso agli scavi archeologici è a offerta libera ed è consentito a un massimo di 20 persone alla volta. Il venerdì pomeriggio sono possibili anche visite guidate.

La finestrella di Via Piella

Passando sotto il Torresotto di Porta Govese (altrimenti noto come Torresotto dei Piella o Voltone di Piella) si arriva alla celeberrima finestrella sul Canale delle Moline in Via Piella. È un angolo di città che si è meritato l’appellativo di “Piccola Venezia”. È un romantico affaccio che fu riaperto nel 1998 e da allora ha avuto un successo strepitoso ed è meta di turisti, curiosi e coppie innamorate. Dato il successo riscosso da questo affaccio, sono stati riaperti anche quello sul ponte di Via Oberdan e quello sul ponte di Via Malcontenti.

La Torre dei Prendiparte (Torre Coronata)

2 Bologna Le torri

Se le torri più famose di Bologna sono sicuramente la Torre Garisenda e la Torre degli Asinelli, vero e proprio simbolo della città, merita sicuramente una menzione anche la Torre dei Prendiparte, altrimenti nota come Torre Coronata, che con i suoi 60 metri di altezza è seconda solo a quella degli Asinelli.

Costituita da 12 piani resi agibili grazie a un importante restauro, la Torre dei Prendiparte è una delle testimonianze storiche più importanti della città. Se si sale fino all’ultimo piano si raggiungerà una grande terrazza con parapetto dalla quale si può godere di una bellissima vista sui tetti, sui monumenti, sulle colline e sulla pianura di Bologna.

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