La fama turistica della Basilicata si è forgiata attraverso le sue tante sfumature storico culturali, che abbracciano primariamente l’Antica Grecia. Policoro e Metaponto, ad esempio, sono delle località fortemente caratterizzate dall’influenza ellenica, ma esistono diversi altri luoghi affascinanti e ricchi di bellezze che sono stati maggiormente plasmati dalle dominazioni arabe. Tursi è probabilmente il più grande esempio in questo senso, ed è proprio per questo motivo che il suo fascino si è sempre distinto nella terra lucana.
Questo piccolo gioiello della provincia materana, situato nel profondo sud della regione e a meno di un’ora di distanza dalla prestigiosa ex capitale europea della cultura, si presta a diverse tipologie di turismo, e può essere visitato in ogni periodo dell’anno. Trovandosi a pochi chilometri dal mare, esso può rivelarsi un prezioso avamposto per delle vacanze in spiaggia, ma l’autunno è l’inverno sono i periodi in cui può essere maggiormente goduto, per via delle tradizioni e le atmosfere che brillano principalmente in quei periodi. Ma cosa c’è da vedere a Tursi? E quali interessanti attività possono essere svolte entro i suoi confini?
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ToggleLa Rabatana, il gioiello culturale di Tursi
Si tratta dell’antico nucleo abitativo del paese, e che oggi si presenta come un curato e affascinante sito turistico. Arroccato su uno spuntone circondato da burroni e caratterizzato da un gran numero di grotte abitabili, questo magnifico lascito della cultura araba ha sempre impreziosito l’identità culturale di Tursi, fino a diventare un’apprezzata meta di viaggiatori ed appassionati provenienti da tutta Italia. Al suo interno è possibile trovare diversi servizi di ristorazione ed accoglienza in grado di rendere il soggiorno in loco davvero speciale, e di risvegliarsi in un’atmosfera unica e caratteristica.
Il paesaggio è caratterizzato inoltre da vicoletti, gradinate e lunghe salite, che in antichità fungevano da solide difese per la città fortificata, rendendola quasi impossibile da espugnare. Le tracce della dominazione araba possono essere notate in ogni dove nella Rabatana, e questa forte identità non fa che aumentare il fascino di questo luogo.
Santuario di Santa Maria di Anglona Tursi
Nella frazione di Anglona, a circa 260 metri di altezza, si trova il bellissimo Santuario di Santa Maria di Angola, un vero e proprio tesoro nazionale da quasi un secolo. Questo splendido esempio di architettura religiosa romanica si presenta colmo di raffinati affreschi decorativi, mentre all’esterno vi è un massiccio portale costituito da bassorilievi. Per poterlo visitare occorre spostarsi di 11 chilometri dalla città di Tursi, ma ne vale assolutamente la pena per la bellezza e il fascino storico del luogo. Da un punto di vista religioso, questo Santuario rappresenta uno dei luoghi più importanti della zona, a tal punto che diverse coppie provenienti dai paesi limitrofi lo scelgono come luogo per il rito religioso del loro matrimonio.
I resti del Castello Gotico
La Rabatana avvolge armoniosamente i resti di un castello che venne costruito dai Goti intorno al V secolo, e che ancora oggi presenta dei resti che vale la pena visitare. Questo sito archeologico può essere visitato partendo dalla Piazza Maria SS. Annunziata, salendo per circa 346 metri d’altezza, ed una volta arrivati è possibile vivere un vero e proprio viaggio nel tempo. Sono infatti diverse le zone del castello che possono essere visitabili, ed al suo interno sono presenti vari cunicoli sotterranei che si pensa conducessero, in passato, al Santuario di Anglona, per permettere ai nobili locali di giungere nel luogo di culto indisturbati.
Il Parco Letterario Albino Pierro
Tursi è un luogo che non smette di sorprendere, e tra i suoi grandi orgogli vi è quello di essere il paese di Albino Pierro, noto poeta e scrittore nato nei primi del Novecento e candidato a ben due premi Nobel per la letteratura. Il Parco Letterario a lui dedicato sorge romanticamente nella casa in cui egli ha abitato nei primi anni del secolo scorso, ed è situata, ovviamente, nella parte vecchia del paese. Qui si può avere accesso alla biblioteca, in cui sono conservate le collezioni personali dello scrittore, ed alla pinacoteca, che ospita diverse opere ispirate dai suoi scritti. Attraverso le attività proposte dal parco è possibile infine ripercorrere la sua storia e la poetica che lo ha sempre contraddistinto.
La Festa della Madonna di Anglona: un evento imperdibile
Nel territorio tursitano è possibile dedicarsi, nei giusti periodi, a delle meravigliose attività pregne di tradizione. Una di queste è la Festa della Madonna di Anglona, uno degli eventi più attesi dell’anno nonché festa patronale della città, e che ospita gente proveniente non soltanto da Tursi, ma anche da tutti i paesi limitrofi. L’evento ha luogo l’8 settembre e si sviluppa in una maniera davvero peculiare, visto che la statua della Madonna viene trasportata a piedi fino al Santuario a lei dedicato durante l’iconica grande processione. La festa prevede inoltre una serie di eventi correlati a tema religioso, gastronomico e persino teatrale, che rendono la manifestazione ricca e imperdibile se si capita a Tursi nei primi di settembre.
Il tradizionale presepe vivente
Questa vivace e particolare città brilla di tradizione anche nel mese natalizio, e ciò è chiaramente espresso dall’apprezzata manifestazione del Presepe Vivente. Si tratta probabilmente dell’evento più famoso di Tursi dopo la festa della Madonna di Anglona, e consiste in un allestimento di presepi viventi che prendono vita tra i vicoli della Rabatana, che diventano, di fatto, delle vere e proprie rappresentazioni teatrali all’aperto. Attraverso i 100 figuranti che ogni anno vengono selezionati è possibile ripercorrere la nascita di Gesù Cristo, un evento iconico che arricchisce l’offerta turistica e culturale della città e dona ulteriore fascino al territorio.
Come arrivare a Tursi?
La Basilicata è una regione che non ospita alcun aeroporto, motivo per il quale raggiungere le sue località può risultare scomodo senza un’attenta organizzazione. Se si proviene dal nord Italia o dalle isole è consigliabile affidarsi all’aereo e atterrare a Bari, Foggia o Napoli, per poi procedere verso Tursi con autobus o treni. In termini di comodità l’automobile a noleggio rappresenta una soluzione sempre validissima, mentre per chi sceglie un viaggio esclusivamente via terra è possibile avvicinarsi al paese di Albino Pierro con treni che fanno tappa a Metaponto.
Cosa mangiare a Tursi
Tursi è una città che ha molto da offrire nell’ambito gastronomico. Essa è anzitutto celebre per la sua deliziosa Arancia Staccia, orgoglio del territorio e dell’intera Lucania, caratterizzata da un sapore dolciastro ideale per la realizzazione di dolci. Famosi sono anche i tradizionali prodotti farinacei del loco, in cui spiccano, oltre al pane casereccio e la pitta, anche u Piccillète, un ciambellone dalla forma a disco. Celebre nella tradizione è anche a Caccallét, una focaccia che può essere gustata sia dolce (con uva sultanina) che salata (condita con ciccioli), mentre nei primi spiccano i Maccaruni ca’ millica, ovvero un primo piatto condito con sugo di pomodoro e mollica di pane fritta.
Di particolare rilevanza sono anche i prodotti della terra, così come in tutti i paesi dell’entroterra lucano. Frequenti sono infatti le zuppe di verdure e legumi, ma tra le peculiarità tursitane rientrano anche le insalate di arance e zuppe di lumache. Nei secondi è invece la carne di maiale ad essere assoluta protagonista, ma non mancano le preparazioni con l’agnello, una delle carni maggiormente utilizzate in Basilicata.
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