La Namibia è una destinazione che affascina per i suoi spazi immensi, per gli incredibili colori del suo deserto e per la sensazione di avventura che si respira ovunque. È un paese che sembra fatto apposta per essere esplorato in totale libertà, infatti, sempre più persone scelgono di visitarla organizzando un viaggio in autonomia, conosciuto come self-drive. Muoversi con un proprio veicolo permette infatti di stabilire le tappe secondo i propri tempi e di vivere a pieno i suoi paesaggi unici.
Organizzare un tour namibia fai da te è probabilmente il modo migliore e più soddisfacente per conoscere il paese, ma è un’esperienza che va preparata con cura. A differenza di un viaggio tradizionale, qui la fase di pianificazione è già parte dell’avventura: decidere il percorso, scegliere il veicolo giusto e prenotare le tappe sono passaggi fondamentali per la buona riuscita di un’esperienza davvero memorabile.
Indice
ToggleScegliere il periodo giusto: il clima e le stagioni
Capire quando partire per la Namibia è il primo passo fondamentale per dare forma al proprio viaggio. Nonostante il clima sia prevalentemente secco, il paese cambia molto a seconda del periodo dell’anno. La maggior parte delle persone sceglie di viaggiare durante la stagione secca, tra maggio e ottobre, che corrisponde all’inverno australe: in questo periodo le giornate sono generalmente limpide, con temperature miti, ideali per le escursioni, e piogge praticamente inesistenti. Questa aridità regala un grande vantaggio a chi vuole vedere la fauna locale, poiché gli animali, per trovare da bere, si radunano attorno alle pozze d’acqua, offrendo incredibili opportunità di avvistamento, soprattutto nel Parco Nazionale Etosha.
Al contrario, la stagione umida, da novembre ad aprile, porta con sé un clima più caldo e la possibilità di acquazzoni. Anche se qualche strada potrebbe diventare meno agevole, è il periodo in cui la natura esplode, i paesaggi si tingono di verde e arrivano tantissime specie di uccelli. È un’ottima scelta eccellente per chi cerca un’esperienza diversa e meno affollata. L’unico avvertimento riguarda i mesi di luglio e agosto: essendo il picco dell’alta stagione, è assolutamente necessario prenotare alloggi e veicolo con mesi e mesi di anticipo per via della grande richiesta e dei costi più alti.
Disegnare l’itinerario: distanze e durata del viaggio
Quando si inizia a disegnare un itinerario in Namibia, la prima cosa con cui fare i conti sono le sue enormi distanze. Questo è un fattore molto importante, soprattutto perché gran parte dei trasferimenti avviene su strade sterrate che richiedono di viaggiare con calma e prudenza. Per questo motivo, per riuscire a vedere le tappe principali senza passare la maggior parte del tempo in auto, è fondamentale calcolare una durata minima del viaggio di circa due settimane. In genere, un primo tour della Namibia segue un percorso circolare che parte dalla capitale Windhoek per poi scendere verso il deserto del Kalahari, proseguire per le spettacolari dune di Sossusvlei, raggiungere la costa a Swakopmund, esplorare le antiche terre del Damaraland e concludere con l’indimenticabile esperienza dei safari nel Parco Nazionale Etosha.
Ovviamente, è molto importante non sovraccaricare il programma giornaliero, limitando le tappe a un massimo di 300-400 chilometri al giorno, per avere il tempo di godersi i panorami, fare soste fotografiche e affrontare eventuali imprevisti. Per viaggi di durata superiore, si possono includere destinazioni affascinanti come la remota namibia skeleton coast, con i suoi paesaggi spettrali e i relitti di navi, o spingersi fino all’estremo nord per visitare le tribù Himba.
La scelta del veicolo e degli alloggi: la casa su quattro ruote
Il veicolo è senza dubbio l’elemento centrale di un viaggio self-drive in Namibia. La scelta più indicata e diffusa è il noleggio di un’automobile 4×4, per la maggiore altezza da terra, la robustezza delle sospensioni e la resistenza degli pneumatici, caratteristiche essenziali per affrontare in sicurezza le lunghe strade sterrate.
La soluzione più popolare è il 4×4 equipaggiato con una o due tende da tetto, completo di tutto il necessario per il campeggio: frigorifero, fornelli a gas, tavolo, sedie, serbatoio per l’acqua e utensili da cucina. Questa opzione offre una flessibilità totale e un’immersione profonda nella natura, offrendo la possibilità di avvistare gli animali della namibia anche di notte, dai campeggi situati all’interno dei parchi. La rete di campeggi nel paese è eccellente, sicura e ben organizzata, spesso dotata di piazzole private con punto acqua, elettricità e area barbecue. In alternativa, per chi cerca maggiore comfort, la Namibia offre un’ampia scelta di lodge e guesthouse di altissima qualità, che possono essere alternati al campeggio per un’esperienza di viaggio mista.
Preparazione sanitaria e sicurezza: viaggiare con serenità
Un aspetto da non trascurare è quello legato alla salute e alla sicurezza. Per quanto riguarda la situazione sanitaria in namibia vaccinazioni obbligatorie non ce ne sono, a meno che non si provenga da un paese in cui la febbre gialla è endemica. È comunque sempre consigliabile consultare il proprio medico o un centro di medicina dei viaggi con qualche mese di anticipo per verificare la copertura delle vaccinazioni di base, come tetano e epatite A e B. Un discorso a parte merita la malaria: il rischio di trasmissione è presente, ma è concentrato prevalentemente nelle regioni settentrionali del paese, come il Parco Etosha e la Striscia di Caprivi, e aumenta durante la stagione delle piogge. Sarà il medico a valutare l’opportunità di una profilassi antimalarica in base all’itinerario e al periodo del viaggio.
Per quanto riguarda la sicurezza, la Namibia è considerata una destinazione sicura per i turisti, ma è necessario adottare le normali precauzioni, specialmente nelle città. La sicurezza principale riguarda la guida: è fondamentale rispettare i limiti di velocità sulle strade sterrate (solitamente 80 km/h), controllare regolarmente la pressione degli pneumatici e, regola importantissima, evitare assolutamente di guidare dopo il tramonto, a causa del rischio di attraversamento improvviso di animali.
Logistica sul posto: navigazione, carburante e comunicazioni
Infine, il successo del viaggio dipende molto da come si gestiscono alcuni aspetti logistici. Per la navigazione, sebbene le strade principali siano ben segnalate, è indispensabile dotarsi di un sistema GPS affidabile e aggiornato. Molti viaggiatori utilizzano applicazioni per smartphone con mappe offline, come Tracks4Africa, che forniscono informazioni dettagliate anche sulle piste minori e sui punti di interesse.
La gestione del carburante è un altro punto critico: le stazioni di servizio possono essere molto distanti tra loro, specialmente nelle aree remote. La regola d’oro è fare rifornimento a ogni occasione possibile, anche se il serbatoio non è vuoto. È inoltre consigliabile avere sempre con sé una buona scorta d’acqua potabile e qualche snack.
Per quanto riguarda il denaro, la valuta locale è il Dollaro Namibiano (NAD), che ha un cambio fisso con il Rand Sudafricano (ZAR), accettato ovunque. Le carte di credito sono utilizzate nei lodge, nei supermercati e nelle stazioni di servizio più grandi, ma è fondamentale avere con sé una quantità sufficiente di contanti per le spese minori e per le zone meno turistiche. Infine, per le comunicazioni, è utile acquistare una SIM card locale all’arrivo in aeroporto per avere accesso a internet e poter effettuare chiamate in caso di necessità.